Dopo l’avvento della vetroresina nel 1969, il mondo del surf sta assistendo alla nuova rivoluzione dei materiali. L’avvento delle nuove tavole infrangerà nuove barriere e darà la possibilità di eseguire nuove manovre.
Quando nel 1969 i nuovi shaper introdussero la vetroresina nella costruzione delle tavole molti urlarono allo scandalo e sicuramente molti preferirono continuare ad usare le vecchie tavole. Questo fu solo per poco tempo perchè si resero conto che l’innovazione e i nuovi materiali introdotti portarono il surf ad un livello superiore.
In questi anni sta succedendo più o meno la stessa cosa. Infatti sul mercato ci sono stati moltissimi tentativi di introdurre nuovi materiali in alternativa al vecchio e super testato Clark Foam “pane + vetroresina”.
Una delle prime innovazioni che si sono viste è stata il Tuflite, ideata dalla SurfTech, tecnica ereditata e migliorata dalle tavole da windsurf.
Le tavole sono composte da una miscela tipo il foam con brevetto Techlife resistente all’acqua e con volumi maggiori permettendo di aveve meno materiale, e quindi meno peso, e un maggiore galleggiamento. La pelle esterna di una tavola in Tuflite è fatta di Epoxy Fiberglass ( vetroresina ipossidica ) e una pellicola di thermoformed foam da cuscinetto, il tutto molto resistente. le tavole possono essere riparate con una resina a ipossidica.
tuflite2 systemIl problema principale di queste tavole è la poca presenza di bordi. Il bordi vivi sulla poppa della tavola permettono di avere maggiore radicalità sulle manovre e una maggiore tenuta sulla parete dell’onda.
Per Shane Dorian le tavole in Tuflite sono le migliori, resistenti e veloci .
Aviso tecnology è forse quella più affascinante e costosa delle nuove tecnologie, la sua provenienza: Nevada (Area 52). Anche se non è la famosa area 51 ma ci siamo vicini. Il suo interno è formato da Schiuma di PVC ad alta densità la sua corazza da Fibra di Carbonio e Resina ipossidica. Immaginate il peso e prestazioni di questa tavola. Il suo prezzo non ha, almeno fino ad ora, favorito il suo uso, una tavola può arrivare fino a 2300$ americani, contro i 600$ per una tavola classica.
Una delle ultime innovazioni è stata quella prodotta dalla Salomon, azienda che si occupa soprattutto di tecnologia applicata allo sport. Famosa già a livello italiano nello sci, si è cimentata nella costruzione di tavole da surf con una nuova concezione. In effetti se guardate uno spaccato del suo interno la tavola non presenta nessuna schiuma ma camere sottovuoto ricoperte da una maglia di fibra di vetro ipossidica e “Hydropphobic dempening foam”. Le camere sono longitudinali alla tavola separate da stecche di carbonio che danno rigidità alla tavola senza appesantirla.
L’S-Core a differenza della tavola in Tuflite è molto più leggera e riesce a dare le giuste forme e spigoli nella parte posteriore legando così leggerezza a manovrabilità.
L’uso di queste tavole a livello professionistico è ridotto a uno-due atleti ma sarà sicuramente il futuro del Surf. Per ora la supremazia e controllo degli maggiori sponsor del Clark Foam è ancora forte, ma andrà inevitabilmente a calare.