Non lo dice solo il calendario che è ufficialmente arrivata l’estate: lo ribadisce il termometro e lo conferma anche il nostro organismo, che cerca di soddisfare l’aumentato bisogno di liquidi desiderando cibi freschi e ricchi d’acqua.
Quindi assecondiamo il nostro corpo e aumentiamo gli acquisti di frutta e verdura di stagione, preziosissimi alleati per nutrirsi con gusto, leggerezza, vitamine, sali minerali e tanta, tanta acqua.
Vediamo quali sono quelli maggiormente idratanti, partendo dall’anguria, simbolo per eccellenza dell’estate: i fruttivendoli si sono ormai attrezzati per venire in contro a tutte le esigenze di consumo. Dalle fette già tagliate, ai cocomeri di dimensioni ridotte per i single, alle classiche angurie da 5 kg da consumare in compagnia: c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’origine di questo ortaggio – si, si tratta di un ortaggio e non di un frutto! – è ora solamente Italiana; ricordatevi infine che le fette in frigo possono durare anche diversi giorni, se ben chiuse con la pellicola trasparente.
Immancabile anche il melone, re indiscusso dei piatti freddi abbinato al prosciutto crudo: le temperature roventi hanno sancito la fine dei raccolti in Sicilia, mentre sono nel pieno della produzione le buonissime coltivazioni del mantovano. Tra lisci e retati la scelta va al vostro palato e all’esperienza del fruttivendolo, che saprà indicarvi giorno per giorno quali sono più pronti al consumo.
Restando sul tema piatti unici, non possiamo dimenticare le insalate, ricchissime di acqua: nelle baby leaf e nei cespi di indivie e lattughe troviamo delle ottime basi da arricchire con altri ingredienti, sia di origine vegetale – come cetrioli, carote, pomodori, rape rosse, zucchine crude – che animale – formaggi, pancetta, uova. Consiglio di leggerezza: invece di abusare di olio o salse, provate a utilizzare erbe aromatiche come basilico, maggiorana, timo o origano fresco.
Cosa hanno in comune cetriolo, melone e cocomero, oltre al fatto di essere prodotti immancabili della nostra dieta estiva? Tutti e tre appartengono alla grande famiglia delle cucurbitacee, genere Cucumis. A pensarci bene, spingendosi oltre il mero aspetto esteriore, i tre ortaggi hanno molte caratteristiche comuni. A partire dalla loro origine extraeuropea: il cetriolo è nativo dell’Asia, il cocomero dell’Africa e i natali del melone sono contesi tra i due suddetti continenti. Le tre specie approdarono nel bacino mediterraneo in epoche remote e in forme molto diverse dalle nostre, dato che queste piante sono particolarmente inclini all’impollinazione incrociata. cetrioloI romani utilizzavano indistintamente la parola “cucumis” per indicare sia il cocomero sia il cetriolo: solo nel tardo latino apparve il termine “cetriolum”.
Il primato del cetriolo
Risulta essere uno dei vegetali più gettonati nelle diete dimagranti, ma non è soltanto povero di calorie (14 kcal per 100 g sono davvero poche!): il cetriolo esercita anche un’ottima azione diuretica e depurativa, essenziale per combattere gli antipatici inestetismi della cellulite. L’ortaggio in questione contiene, infatti, una grandissima quantità d’acqua: addirittura 96,5 g su 100 g di prodotto edibile. Consumato crudo è quindi molto dissetante, perfetto anche per reidratare l’organismo dopo una bella sudata o una lunga giornata di esposizione al sole. Tanto più che, oltre a fornire una bella scorta d’acqua, vanta comunque un discreto contenuto di potassio e una certa presenza di vitamina C. Consigliamo quindi di consumarne in abbondanza, anche come spuntino sotto l’ombrellone.